Casa, Lombardia regina della compravendite

Dal Territorio — By on 2017/07/26 09:12

Luglio mese più gettonato per le compravendite immobiliari, e dicembre mese di donazioni. Dal primo rapporto del Notariato sugli atti stipulati nel 2016, il mese estivo risulta proprio quello nel quale si registra il maggior numero di rogiti, insieme al mese di  dicembre. La fine dell’anno, però, fa registrare anche un incremento delle donazioni. Per quel che riguarda la suddivisone territoriale, la regione nella quale sono stati scambiati più immobili nel 2016 è la Lombardia con 160.955 compravendite, pari al 19,9% del totale nazionale, ma se si considera la sola densità di compravendite per 100 mila abitanti le regioni in cui avvengono più transazioni sono la Valle d’Aosta, la Liguria, il Friuli Venezia Giulia e il Piemonte.

Prima casa per oltre metà degli acquisti.  Dai dati dell’indagine risulta che al Nord vengono effettuate il 56% del totale delle compravendite in Italia, al Centro il 18,2% e al Sud e Isole il 25,8%. Il totale delle compravendite di fabbricati nel 2016 è stato pari a 632.513. Oltre il 50% degli acquisti di immobile è effettuato nella fascia di età 18-45 anni, e su un totale di 605.699 compravendite, ben 325.578 avvengono con la richiesta di agevolazioni prima casa, principalmente  nella fascia di età 18-35 (il 37%). Il credito di imposta utilizzato per vendere la prima casa e sostituirla con un’altra,  invece, vede nella fascia d’età 36-45 i maggiori utilizzatori con una percentuale pari al 39,12%.  Solo  17.895 immobili  (circa il 3%  del totale) sono stati trasferiti in nuda proprietà, mentre la concessione del diritto di usufrutto ha riguardato l’1.4% (8.919).

L’identikit dei mutui. Altri dati significativi riguardano i mutui. In particolare  emerge  che oltre il 65% dei finanziamenti vedono un capitale erogato compreso tra i 50.000 e 150.000 euro e che le fasce di età maggiormente “finanziate” risultano le più giovani, e quindi di età compresa tra i 18-35 anni (33,3% del totale)
e tra i 36-45 anni (32,4% del totale). I mutui nel 2016 sono stati richiesti  per il 55% dagli uomini e per il 45% dalle donne.

In crescita le donazioni al Sud. Le donazioni, invece, fanno registrare un picco nella parte finale dell’anno. Nel  2016 se ne sono registrate ben  87.559, e in questo ambito è molto diffusa la donazione della nuda proprietà, con  24.501 atti, evidentemente usata come strumento di pianificazione familiare che lascia al donante la gestione del bene per il resto della sua vita.  I beneficiari delle donazioni immobiliari si concentrano maggiormente nelle prime fasce d’età (sopra il 50% tra i 18 e i 45 anni) mentre circa il 36% dei donatari rientra nelle fasce d’età da 46 a 65 anni. Di fatto, quindi si conferma che le donazioni immobiliari vengono effettuate  come diretta anticipazione di una successione ereditaria.

Polizze ad hoc per gli immobili donati. Proprio per questo motivo, però, esiste sempre il problema della difficoltà di una successiva rivendita in quanto in teoria è possibile l’impugnazione dell’atto da parte di eredi ai quali non sono stati garantiti i diritti di legge. Si tratta in realtà di una questione più che altro teorica, ma che rende difficile per il potenziale acquirente ottenere un mutuo. Per questo motivo stanno facendo il loro esordio sul mercato delle polizze assicurative che tutelano l’acquirente in caso di rivendicazioni da parte degli  eredi. La legge, peraltro, prevede anche la rinuncia all’impugnazione con una dichiarazione che deve essere effettuata al momento della donazione di fronte al notaio. Una soluzione che consente di acquistare con maggior tranquillità l’immobile donato, anche se i notai, da tempo, hanno richiesto un intervento legislativo per eliminare del tutto i limiti alla rivendita, tutelando comunque i diritti degli eredi.

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