CONSUMI NATALE 2011: CIDEC, RESTA CLIMA DI INCERTEZZA

Comunicati Stampa, Press — By on 2011/12/15 13:36


Incertezza per i consumi di Natale 2011, con gli italiani che preferiranno spendere i propri soldi per regali tradizionali, giocattoli e piccoli pensieri sotto l’albero. Lo dice uno studio elaborato dalla Cidec, la Confederazione Italiana degli esercenti commercianti sulle intenzioni di spesa delle famiglie e lo stile dei consumi nel periodo natalizio. Permane il clima di incertezza delle famiglie, per l’erosione del potere di acquisto e il timore di una mancanza della ripresa: gli acquisti si manterranno in linea con il profilo di domanda, piuttosto modesta, che ha caratterizzato la dinamica dei consumi del 2011. La spesa media per effettuare gli acquisti di Natale sarà, secondo la Cidec, di poco superiore ai 300 euro.
 “L’effetto Natale si avvertirà ma non ci aspettiamo alcun boom nelle vendite ? conferma il presidente nazionale della Cidec, Paolo Esposito ? la maggiore disponibilità di reddito connessa alle tredicesime purtroppo non porterà gli auspicati risultati perché le famiglie saranno alle prese con problemi legati a bollette non pagate, rate di mutuo, prestiti e tentativi di risparmio. Notiamo anche una maggiore razionalità sulle scelte d’acquisto ? continua Esposito – con molti che preferiranno attendere i saldi del 2 gennaio per le spese più costose, e la diffusione di un consumatore più attento alla tradizione e al made in Italy. Emerge, infine, una crescente necessità dei consumatori di acquistare prodotti che abbiano un’elevata utilità”. Nel dettaglio, secondo le stime della Cidec, chi acquista regali lo farà prevalentemente per i familiari più stretti (85%) in particolare per i bambini: per i più piccoli Babbo Natale non si risparmierà. Tra gli articoli più gettonati spiccano infatti i giocattoli, i capi di abbigliamento (poco costosi), i libri, i generi alimentari, gli articoli sportivi e regali tecnologici che però segano il passo rispetto agli anni passati. Secondo la Cidec, resta la tendenza dei consumatori a rimandare gli acquisti di capi di abbigliamento e prodotti più costosi a dopo le feste, approfittando quindi dell’avvio della stagione dei saldi. A pensare ai regali sono prevalentemente le donne (oltre il 65%). Oltre l’80% dei consumatori spenderà a dicembre, oltre il 40% si dedicherà all’acquisto dei regali dal 15 dicembre in poi in attesa della tredicesima. Oltre il 60% effettuerà acquisti per i regali di Natale presso “negozi di fiducia”, il 35% presso i punti di vendita della grande distribuzione organizzata, e una piccola parte su internet e “altre forme” della distribuzione. Sull’alimentare particolare attenzione per i prodotti tipici di qualità in particolare vino e cioccolato, a fronte di una diminuzione per prodotti stranieri come il caviale, il salmone e lo champagne che faranno registrare picchi negativi. Sul fronte dei viaggi, settore a rischio resta quello dei “lungo raggio”, le cui prenotazioni sono in calo. Diminuisce la richiesta di pacchetti turistici per l’estero, con una maggiore propensione per viaggi domestici. Insomma, le festività 2011 saranno all’insegna dell’austerità: pochi acquisti, meno costosi, viaggi solo di breve percorrenza. Ma a tavola non si risparmierà: il ricco cenone di Natale con parenti e amici è salvo.

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