Fattura elettronica, tutto quello che c’è da sapere

News Utili — By on 2019/01/08 11:05

La fattura elettronica è diventata obbligatoria dal primo gennaio 2019. In tanti si sono già scontrati con la novità, tanti ancora avranno a che fare con il nuovo sistema telematico al ritorno dalle ferie, ma vadiamo ora per i ritardatari di capire meglio cosa cambia rispetto al passato.

Innanzitutto è bene ribadire un concetto: per tutti i titolari di partita Iva vige l’obbligo della fatturazione elettronica. L’avvio del nuovo metodo di fatturazione è stato “tutto sommato positivo” nonostante qualche intoppo tecnico e qualche incertezza degli operatori.

A preoccupare gli imprenditori sono invece i possibili costi di gestione ed utilizzo dei sistemi di fatturazione: ogni fattura elettronica avrà un costo di mercato minimo di 40 centesimi, con un aggravio complessivo per le imprese ed i professionisti tra i 400 ed i 600 milioni.

La normativa prevede l’addio alla vecchia fattura cartacea che viene integralmente sostituita da quella in formato elettronico. La nuova fattura viene prodotta in formato digitale e inviata al cliente attraverso il Sistema di interscambio (Sdi) il quale emette a sua volta la ‘ricevuta di recapito'” che rappresenta la garanzia della ricezione del documento.

Nota bene, per emettere una fattura elettronica non basta digitalizzare con lo scanner la vecchia fattura cartacea: il nuovo documento viene riprodotto in digitale grazie ad un app dell’Agenzia delle Entrate o fornita dai singoli studi dei commercialisti.

La fattura elettronica va necessariamente redatta utilizzando un pc, un tablet o uno smartphone.

Niente paura, la compilazione della fattura elettronica è tutt’altro che difficile e i dati obbligatori da inserire restano gli stessi delle fatture cartacee. L’unica informazione aggiuntiva è la necessità di avere l’indirizzo telematico del cliente al quale inviare la fattura.

La fattura elettronica deve essere infatti trasmessa al cliente il Sistema di Interscambio, una sorta di “postino” che controlla se tutti i dati inseriti sono corretti.

Nota bene: il contributo, previsto negli anni 2019 e 2020 per l’acquisto o l’adattamento degli strumenti mediante i quali effettuare la memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi, sarà concesso sotto forma di credito d’imposta.

Come prevede la normativa, l’operatore Iva è obbligato ad emettere la fattura elettronica anche nei rapporti con i privati consumatori finali (B2C) e a consegnare agli stessi una copia in formato cartaceo o elettronico.

L’attività degli esercenti commercio al dettaglio, rientra tra quelle per cui l’emissione della fattura non è obbligatoria, se non è richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell’operazione. Al cliente che gli chiede la fattura al posto della ricevuta o dello scontrino l’esercente potrà rilasciare un’apposita quietanza con rilevanza solo commerciale e non fiscale (in alternativa va bene anche la ricevuta del Pos, se presente) e trasmettere la fattura al SdI entro i termini della liquidazione periodica.

Nota bene: l’indirizzo Sdi è diverso dall’indirizzo di posta certificata PEC. La fattura elettronica che viene inviata direttamente alla casella PEC del cliente, non passando per il SdI, non è fiscalmente emessa.

Nessun obbligo di comunicazione (”spesometro”) relativo alle fatture emesse dai minimi, forfettari nonché in regime di vantaggio, verso operatori Iva residenti e stabiliti nel territorio dello Stato.

La normativa prevede infatti l‘esonero dall’emissione della fattura elettronica per gli operatori (imprese e lavoratori autonomi) che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio” e quelli che rientrano nel cosiddetto “regime forfettario”, ma anche i “piccoli produttori agricoli” che già sono esonerati dall’emissione di fatture.

I concessionari sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica relativo a contratti di sponsorizzazione e pubblicità in capo alle associazioni sportive dilettantistiche.

Le fatture elettroniche emesse nei confronti dei consumatori finali sono rese disponibili su richiesta a questi ultimi dai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.

I dati fiscali trasmessi dei soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria potranno essere utilizzati solo dalle pubbliche amministrazioni ed esclusivamente per garantire l’applicazione delle norme in materia tributaria e doganale ovvero, in forma aggregata, per il monitoraggio della spesa pubblica e privata complessiva.

Fattura elettronica, tutte le informazioni

Sul sito internet dell’Agenzia è disponibile anche una specifica area tematica dedicata, all’interno della quale consultare una pratica guida che spiega come predisporre, inviare e conservare le proprie fatture e due video-tutorial che illustrano le novità e come utilizzare il QR-Code per emettere e ricevere le e-fatture in modo ancora più semplice.

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