Infortunio sul lavoro 2017: cosa fare? Dal pronto soccorso alla visita fiscale, ecco cosa sapere

News Utili — By on 2017/05/25 11:55

Sapete che cosa prevede la legge in caso di infortunio sul lavoro? Con questo termine si indica un evento traumatico dovuto a una causa fortuita che si verifica durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, che può avere come conseguenza l’inabilità temporanea, l’inabilità permanente o la morte (si differenzia dalla malattia professionale, che indica invece una patologia contratta in ambito lavorativo nel corso del tempo).

L’Inail offre tutela, attraverso un’assicurazione obbligatoria, a tutti i lavoratori che subiscono infortunio, salvo i casi in cui lo stesso episodio derivi da un comportamento estraneo al lavoro.

 

L’infortunio sul luogo di lavoro o in itinere

Gli infortuni si dividono in due tipologie: quelli avvenuti sul luogo di lavoro e quelli verificatisi nel normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro (più comunemente detto “infortunio in itinere”). L’Inail garantisce copertura anche per quegli eventi traumatici che si verificano durante gli spostamenti da un luogo di lavoro a un altro o durante il tragitto per la consumazione dei pasti. Per conoscere casistiche ed eccezioni, vi invitiamo a leggere con attenzione l’informativa ufficiale.

Che cosa deve fare il lavoratore?

Il lavoratore che subisce infortunio deve darne comunicazione immediata al datore di lavoro e recarsi subito al pronto soccorso; è compito del medico ospedaliero, infatti, rilasciare un primo certificato medico, che il lavoratore deve consegnare al datore di lavoro. Dal canto suo il datore, una volta ricevuto il certificato, dovrà esporre denuncia di infortunio all’Inail utilizzando il modello da trasmettere telematicamente all’ente: la trasmissione deve avvenire entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico. La denuncia da parte del datore di lavoro va effettuata tutti i casi in cui gli infortuni siano considerati non guaribili entro tre giorni.

Importante: in caso di infortunio mortale o di pericolo di morte, l’evento deve essere segnalato entro 24 ore e con qualunque mezzo che ne comprovi l’invio.

Prima di tornare sul luogo di lavoro, il lavoratore deve recarsi presso uno degli ambulatori Inail per una visita di controllo: in questo modo conclude la pratica di infortunio oppure ottiene un nuovo certificato. A completamento della pratica, l’Inail invierà un questionario dettagliato relativo all’infortunio e alle modalità con cui si è svolto, che il lavoratore dove compilare e inoltrare all’istituto.

Visita fiscale: cosa è importante sapere

A differenza dell’Inps, l’Inail non ha la facoltà di effettuare visite fiscali, dal momento che l’infortunio sul lavoro è una delle cause di malattie per le quali non sussiste l’obbligo di reperibilità (la fonte è il decreto ministeriale n.206 del 18 dicembre 2009, che esonera dall’obbligo di reperibilità per le assenze ricondotte a situazioni delle quali sia certa la natura e l’origine, tra cui rientrano, appunto, gli infortuni sul lavoro).

Tuttavia, è facoltà del datore di lavoro chiedere all’Inps la verifica dello stato di salute del lavoratore, così come ha stabilito la sentenza della Corte di Cassazione n. 15773/2002. Che cosa significa? Che il datore di lavoro può attivare a domanda un servizio, da lui stesso pagato, che permette di eseguire visite fiscali di controllo a domicilio, non solo sulle assenze dal lavoro per malattia, ma anche nei casi di denuncia di infortunio sul lavoro, durante tutto il periodo di prognosi.

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