Inps: stop all’indennità di disoccupazione per i Cococo. Il Ministero: risorse nel Milleproroghe

In Primo Piano — By on 2017/02/11 13:19

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Indennità di disoccupazione salvata all’ultimo minuto. L’Inps aveva gelato tutti annunciando che la dis-Coll, l’indennità per i collaboratori iscritti alla gestione separata, non era stata rifinanziata. I sindacati erano insorti e molti parlamentari, soprattutto all’interno del Pd, avevano annunciato battaglia. Poche ore dopo è intervenuto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, annunciando che è in preparazione “una disposizione, da inserire nel d.D.L. Milleproroghe, che garantisca la continuità dell’erogazione della dis.Coll, con la finalità di collegare la normativa in essere fino al 31 dicembre 2016 ad una specifica previsione strutturale, da definire all’interno della legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale attualmente all’esame della Camera”. Dunque nel Milleproroghe il finanziamento per quest’anno (si parla di circa 54 milioni). Nel cosiddetto “Jobs Act del lavoro autonomo” le nuove norme che dovrebbero garantire in via strutturale il welfare ai collaboratori.

L’Inps in un breve comunicato aveva spiegato che la norma che nel 2015 aveva istituito l’indennità Dis-Coll “non è stata oggetto di proroga” per “gli eventi di disoccupazione intervenuti dal primo gennaio 2017″, e che quindi i 24 milioni stanziati dalla legge di Stabilità 2016 sarebbero serviti solo a finire di pagare le indennità di disoccupazione già maturate nel 2016.

Una conferma che ha generato fortissime reazioni, a cominciare dai sindacati. E costretto il Ministero del Lavoro a parare il colpo.
L’indennità interessa una platea di circa 300.000 lavoratori tra co.co.co e co.co.pro, che sarebbero rimasti privi di qualunque tipo di paracadute se avessero perso il lavoro, o semplicemente in caso di scadenza di un contratto a termine che non venga momentaneamente prorogato.

Il trattamento di disoccupazione era stato introdotto in via sperimentale per i collaboratori continuati e coordinativi (anche a progetto) privi di partita Iva, e iscritti alla gestione separata dell’Inps, purché avessero almeno tre mesi di contribuzione a partire dall’anno solare precedente all'”evento di perdita del lavoro”. “La Cisl – spiega il segretario confederale Gigi Petteni – aveva ottenuto l’inserimento della DisColl nel Jobs Act in via sperimentale e poi conquistato la sua proroga nella legge di stabilità dello scorso anno”.

“Viene erogata a circa 50.000 lavoratori – aveva denunciato stamane Claudio Treves, segretario nazionale del Nidil, il sindacato Cgil che si occupa dei precari – che adesso rimangono privi di qualunque copertura perché anche se si pensasse di inserirla nel disegno di legge sul lavoro autonomo, che dopo essere stato approvato al Senato giace parcheggiato alla commissione Lavoro della Camera, lì si prevede solo una delega al governo. Se anche dunque venisse approvato, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, bisognerebbe ancora aspettare che il governo intervenga con i decreti delegati”.

Anche Treves, come gli altri sindacalisti, ha chiesto oggi con forza una soluzione strutturale: “Ricordo che la gestione separata per quanto riguarda questi lavoratori ha attualmente un attivo patrimoniale rilevantissimo, dunque la soluzione è portata di mano, e a costo zero nello Stato”. Un emendamento al Milleproroghe con una soluzione ponte analoga a quella appena annunciata da Poletti era stata presentata nei giorni precedenti al Senato, prima firmataria la senatrice Annamaria Parente, Pd. La senatrice Parente tuttavia ieri aveva ritirato l’emendamento, per mancanza di sostegno da parte del governo. Alla Camera sarebbe stato pronto a riproporlo il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano (Pd). Adesso l’annuncio di Poletti va nella direzione auspicata.

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