La Ue apre sui conti pubblici italiani, manovra meno pesante del previsto. Gentiloni: “Buona notizia”

Attualità — By on 2017/07/13 11:00

Apertura della Commissione europea sulla richiesta di impostare il bilancio italiano del 2018 in nome della flessibilità. La Commissione è disponibile ad applicare la discrezionalità sulla deviazione dei conti pubblici tricolori rispetto all’obiettivo di medio termine della parità di bilancio, ma invita il governo ad assicurare un miglioramento della spesa primaria netta sulla base delle previsioni economiche autunnali dell’esecutivo.

E’ quanto si legge nella risposta, secondo quanto riporta l’Agi, alla lettera dello scorso 30 maggio in cui il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan annunciava un aggiustamento del deficit per il 2018 pari allo 0,3% del Pil invece che dello 0,6% come previsto dal Def. Per il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, la lettera da Bruxelles è “una buona notizia” e la risposta “ci conforta”. La Commissione Ue “avalla un aggiustamento di bilancio anche inferiore a quanto prescritto dalla matrice della flessibilità, purché coerente con l’esigenza di ridurre il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo”, sintetizza il Tesoro.

I contenuti erano stati introdotti dal commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, in un colloquio con i giornalisti nel quale apriva all’uso dei margini di flessibilità, senza deviazioni dal percorso di consolidamento necessario fuori dalle regole. Moscovici, firmatario della lettera con il vicepresidente Valdis Dombrovskis, aveva detto di non voler anticipare i contenuti della lettera a Padoan “per ragioni di cortesia” però aveva spiegato il senso della risposta alla decisione italiana di procedere nel 2018 a una manovra strutturale di bilancio pari allo 0,3% del Pil contro un teorico 0,6% prescritto secondo le regole del Patto di Stabilità. “Non ci sono innovazioni rispetto alle posizioni della Commissione europea, abbiamo cercato di tracciare un percorso costruttivo, termine essenziale quando penso all’italia, tra i margini possibili insiti nelle regole e le deviazioni non autorizzate” dal percorso previsto dalle regole.

“La nostra posizione – aggiungeva Moscovici – è sempre la stessa: bisogna rispettare le regole del deficit, sia strutturale che nominale, ma non vogliamo condurre o incitare gli stati a condurre politiche che sarebbero ostili alla crescita economica”. Di questo si è discusso l’altroieri nella riunione dell’Eurogruppo, là dove si è detto deciso di “mantenere un  profilo della politica di bilancio neutrale”. “Non faremo nulla per compromettere la crescita in particolare in paese come l’Italia”, ha garantito Moscovici. Dunque, “useremo margini di valutazione per il deficit, sia nominale che strutturale, ma ci sono anche deviazioni non autorizzate che non faremo perchè le nostre regole non lo permettono”.

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