Niente APE per tutti. La riforma pensioni 2017 è bloccata dalla burocrazia

Attualità — By on 2017/12/12 10:59

 

La commissione Lavoro della Camera ha approvato un emendamento alla Legge di Bilancio che propone di allargare i requisiti per consentire l’accesso all’anticipo pensionistico, il cosiddetto Ape sociale, eppure a circa un anno dall’introduzione della misura che avrebbe consentito a migliaia di italiani di accedere alla pensione, nessun assegno è stato staccato dall’Inps.

L’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano lancia un appello ai vertici del suo partito per fare qualcosa sull’Ape social.

“Quest’anno, grazie ai ritardi, alle interpretazioni restrittive date dall’Inps e alle regole troppo stringenti volute, come al solito, dalla Ragioneria, forse non verrà pagato un solo assegno. C’è il rischio che una misura positiva venga vissuta come un un flop, anche se Boeri ci ha promesso un primo lotto di pensioni come regalo di Natale”.

L’anticipo pensionistico è una misura introdotte dalla riforma in Legge di Bilancio 2017 ma a distana di un anno è attesa da molti italiani a rischio povertà: secondo il governo avrebbe consentito di mandare in pensione anticipata circa 60.000 lavoratori, ma qualcosa è andato storto.

Le novità introdotte dalla Manovra 2017 non sono ancora pienamente in vigore: non è chiaro quando verrà erogato il primo assegno a chi ha presentato domanda di Ape sociale o di pensione anticipata per i precoci. Peggio ancora per l’Ape volontaria e per la Rita attualmente non sono ancora attive e per le quali non è possibile inviare domanda.

E non è una questione di burocrazia: le risorse ci sono ma più della metà risulteranno inutilizzate.

Se nel caso dell’ape social il decreto attuativo è arrivato solo a giugno, nel caso dell’ape volontaria la pubblicazione in gazzetta ufficiale è solo del 18 ottobre ma il prestito per l’accesso alla pensione anticipata è ancora bloccato dall’attesa che venga pubblicato l’accordo con le banche, indispensabile per dare il via alle domande.

Inanzitutto la fase di presentazione delle domande di Ape sociale e precoci si è conclusa facendo registrare una percentule altissima di esclusi. Come osserva il sindacato INCA Cgil tra le oltre 65.000 domande inviate, sono poco più di 24.000 quelle accolte.

“E’ ancora in corso il Riesame6.384 domande di Ape sociale e 5.592 di lavoratori precoci (per un totale di 11.976). Una “operazione straordinaria” che l’inps si è impegnata a completare entro Natale.

Il presidente dell’Inps Tito Boeri tuttavia rassicura i tanti ex lavoratori in attesa degli assegni promessi: “Lavorando anche sabato domenica e festivi riusciremo a liquidare primo lotto di arretrati ape sociale entro Natale”

 

 

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