Per Equitalia record di riscossioni

Attualità — By on 2017/02/13 11:10

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Un fisco amico e digitalizzato può fare la differenza. A un anno dalla riforma che ha portato Equitalia a unificarsi (passando da tre unità a una) e ad avvicinarsi ai cittadini anche con la tecnologia, i risultati si vedono. E’ cresciuta la riscossione che ha toccato 8,7 miliardi di euro (+6,17% in un anno), ma soprattutto è salita la sua qualità. Chiamati a pagare i loro debiti con l’Erario o con gli enti previdenziali, sono stati coloro che avevano arretrati consistenti, oltre i 100mila euro. E’ soprattutto da questi grandi debitori che è arrivato il 54,8% degli 8,7 miliardi incassati nel 2016 da Equitalia in tutto il Paese (esclusa la Sicilia dove a riscuotere è un’altra società). L’altra fascia di debitori che ha contribuito in maniera consistente a pagare i propri debiti col fisco si trova nella fascia di mezzo (tra i 10mila e i 50mila euro) da cui è arrivato il 20,2% degli incassi. E’ sceso invece l’introito arrivato da chi aveva piccoli debiti, tant’è che i ruoli da 0 a 10mila euro sono tutti in discesa. Il che per i cittadini che magari hanno “dimenticato” di pagare un’imposta o non lo hanno fatto in modo completo, è un piccolo vantaggio, una persecuzione in meno. Come se Equitalia avesse riscosso soprattutto da chi di debiti ne ha di consistenti, vuoi perché ha evaso vuoi perché ha avuto difficoltà a pagare. Ma tant’è potrebbe essere un cambiamento di direzione: si va a cercare la grande evasione, non la piccola o la piccolissima.

Non a caso nel 2016 sono stati inviati 23 milioni di atti, quasi 6milioni in meno rispetto al 2014. “Eppure – sottolinea Ernesto Maria Ruffini, ad di Equitalia – la riscossione è cresciuta, a dimostrazione del fatto che si possono ottenere buoni risultati cambiando strategia, cercando di riscuotere prima fiducia e poi debiti”. Per Equitalia è il risultato più consistente mai raggiunto in termini di soldi riscossi. I risultati, sottolinea Ruffini, che ha portato a casa un risultato storico, “confermano che le riforme messe in atto dal governo in questi tre anni, l’impegno alla lotta all’evasione e al recupero delle risorse con nuovi strumenti, così come i nostri progetti per costruire un nuovo rapporto coi cittadini grazie anche all’impegno e alla professionalità dei dipendenti vanno nella giusta direzione”.
Un buon risultato non solo per l’Agenzia delle Entrate, per la quale la società ha portato a casa quasi il 10% di crediti in più (4,66 miliardi, 414,6 milioni di euro in più rispetto al 2015), ma anche per Inps, Inail e altre casse che si affidano a Equitalia. Nelle casse dell’Inps sono arrivati 2,5 miliardi (+5,5%), 124 milioni di euro in più rispetto al 2015. In leggera flessione, invece, il dato relativo ai Comuni. In attesa che arrivi anche la riforma della riscossione locale, e con molti sindaci che si dedicano in proprio al “recupero crediti”, nel 2016 da Equitalia sono stati riscossi 530 milioni di euro, 20 in meno rispetto al 2015. Positivo anche il saldo per l’Inail, 117 milioni nel 2016 (+4,7%) così come segna un incremento di 20 milioni di euro anche la riscossione per altri Enti (Regioni, casse previdenza e Camere di commercio), mentre è in calo di 34,6 milioni (-8,6%) il dato relativo agli altri Enti statali (ministeri, prefetture, altre agenzie). A livello di territori è il Centro-Nord (dalla Toscana alla Valle d’Aosta) che fa segnare il dato più alto, con oltre 4,8 miliardi, mentre nelle regioni del Centro-Sud (Umbria e Lazio comprese), la riscossione sfiora i 3,9 miliardi. Al top c’è la Lombarida, in cui Equitalia ha incassato oltre 1,8 miliardi, (+0,2%) seguita da Lazio, 1,28 miliardi (+8,8%) e Campania (875 milioni, +5,6%).

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