Rallenta la crescita delle sofferenze, salgono i prestiti

Attualità — By on 2017/06/14 10:57

Secondo i dati di Bankitalia, in aprile il tasso di crescita dei crediti difficili, corretto per le cartolarizzazioni, è stato del 10,6 per cento. Salgono i finanziamenti, in particolare alle famiglie, e scende il costo dei mutui.

Timidi segnali di schiarita sul settore bancario, che si trova ancora avviluppato nella crisi delle banche venete per le quali si spera in una prossima soluzione. Secondo i dati diffusi da Bankitalia, ad aprile il tasso di crescita delle sofferenze bancarie (i prestiti che non si riescono a recuperare) è stato pari al 6,6 per cento su base annua (7% nel mese precedente). Nella pubblicazione “Banche e moneta”, via Nazionale spiega che quando si corregge tale tasso di crescita per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, la crescita risulta pari al 10,6 per cento (11,2 per cento nel mese precedente).

Sempre in aprile, i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dello 0,8 per cento su base annua, questa volta in rallentamento dal +1% di marzo. I prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,4%, come nel mese precedente, quelli alle società non finanziarie dello 0,2% (0,3% a marzo). I depositi del settore privato sono aumentati del 3,8 per cento su base annua (4,1 per cento in marzo); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 15,6 per cento.

Quanto infine al costo del denaro, i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,49 per cento (2,54 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,92 per cento. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati pari all’1,53 per cento (1,67 in marzo); quelli sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari al 2,18 per cento, quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,06 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono rimasti stabili allo 0,40 per cento.

 

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