Il guadagno degli italiani? Meno di venti anni fa

Attualità — By on 2017/07/31 12:00

Il Fmi conferma il rafforzamento della ripresa italiana, ma sottolinea come il potere d’acquisto delle famiglie sia ancora vittima della lunga crisi economica e di decenni di mancata crescita.

L’economia italiana sta sperimentando il “terzo anno di moderata ripresa economica”, afferma Washington nell’Article Iv sul Belpaese, il rapporto periodico ad hoc. Sttolineando che anche se la ripresa è prevista continuare ci sono “significativi”. Fra questi “l’incertezza politica, possibili ostacoli al processo di riforma, fragilità finanziarie e una rivalutazione del rischio di credito durante la normalizzazione della politica monetaria”. Dopo il +0,9% del 2016, il Fmi prevede un pil al +1,3% per il 2017 e all’1,0% nel 2018.

Tra le note dolenti per i cittadini della Penisola, gli stipendi: gli italiani guadagnano in media meno di 20 anni fa, con i salari e la ricchezza della popolazione in età lavorativa scesi sotto i livelli del 1995, prima dell’ingresso nell’euro. Secondo il Fmi i redditi pro-capite torneranno a livelli ai livelli pre-crisi solo fra un decennio. La quota degli italiani a rischio povertà è aumentata al 29%, con un picco del 44% al Sud, mette in evidenza il Fmi. In questo quadro “l’emigrazione dall’Italia resta elevata”.

Invitando l’Italia a cogliere questa finestra favorevole per fare le risorse e ridurre la spesa pensionistica, il fondo annota che crescita lenta e la crisi si sono fatte sentire soprattutto sui lavoratori e sui giovani, fra i quali il tasso di disoccupazione è “molto alto”, al 35%. Serve dunque migliorare la contrattazione salariale. “Allineando i salari alla produzione per lavoratore a livelli aziendale invece che a livello nazionale si tradurrebbe in un aumento del 4% del numero degli impiegati”. Il Fmi, prevedendo un tasso di disoccupazione in calo all’11,4% nel 2017 e all’11,0% nel 2018.

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