Interventi Del Presidente

Autorità, Signore, Signori, Signori Associati,

grazie a tutti, uno per uno. Chi mi conosce sa che non amo molto le platee. Alle parole preferisco il lavoro, un modo di operare che mi ha sempre caratterizzato da imprenditore e da presidente della Federazione italiana del turismo della Cidec.
Oggi è una giornata importante. Per me anzitutto, perché raccolgo una sfida impegnativa dopo aver dato la mia disponibilità a portare innovazione all’interno della federazione. Il primo segno della forte voglia di cambiamento che ci muove è stata l’approvazione dello statuto. È una base nuova su cui lavorare. L’abbiamo cercata, costruita, votata. Ora arriva anche la vostra scelta ad assegnarmi l’onore e l’onere di essere il vostro presidente. Grazie.
Desidero essere il presidente di tutti. Di quelli del Nord e del Sud, di quelli che erano con me e quelli che erano contro di me. Non è solo un modo di dire. È quello che farò, partendo da Treviso, una città simbolo del lavoro, dell’operatività, della forza e della voglia di fare impresa. Una voglia che è dell’Italia intera. Una città d’arte e cultura come ce ne sono tante sparse nella Penisola, ognuna con le sue peculiarità e i suoi punti di attrazione. La Cidec sarà là dove ci sono imprenditori e aziende che hanno voglia di credere ancora nel sistema Italia.

Sono pronto a lavorare insieme a tutti voi, delegati, che oggi mi avete dato la vostra fiducia. Agli associati che oggi qui rappresentate portate questo messaggio: la CIDEC cambia. E guarda avanti. Con fiducia.

Per agevolare questo cambiamento, sono disposto a fare tutti i passi necessari e penso che altre categorie di impresa sono disponibili a fare altrettanto. Ma questo non servirà a nulla, se, nel contempo, istituzioni e politica non si decideranno di fare altrettanto e di più per affrontare i punti nodali di questa crisi.
Un’Italia moderna, innovativa e competitiva, che crea lavoro e sviluppo, opportunità e benessere. È questa l’Italia che vogliamo, unita, ambiziosa ma vogliamo anche un Paese giusto e solidale, che punti su una crescita armonica sia sul piano sociale che territoriale.

Ma veniamo a noi. Veniamo alla Cidec. Un punto di partenza è il nuovo statuto che è stato adottato. Voglio lavorare da subito per modernizzare l’associazione ed essere vicini agli associati. Lo farò, lo faremo, utilizzando tutti i moderni sistemi che abbiamo a disposizione, in particolare quelli della rete. Il web può aiutarci a costruire un sistema di formazione dedicato al sistema associativo, diffuso e permanente.

C’è però bisogno di impegno da parte di tutti. Non lo nascondo. Io sono qui e sono a disposizione per un dialogo continuo con ogni singolo associato, per affrontare insieme i problemi del territorio e concentrarsi su punti deboli e di forza delle regioni. La logica sarà nuova, incentrata sulla regionalità e sulle situazioni concrete, reali.
Desidero replicare a tutti gli altri settori della Confederazione nazionale ciò che di buono è stato fatto finora nella Federazione del Turismo. E allora per questo immagino un forte coinvolgimento delle regioni, un impegno verso le tecnologie ed i servizi dedicati al sistema associativo.

A questa Confederazione, il sistema associativo chiede oggi più qualità. Quella qualità che nasce da un più sistematico modo di lavorare insieme e da un costante coordinamento organizzativo. È una richiesta giusta ed impegnativa. Ad essa occorre dare tempestivamente risposta, intervenendo sul modo di operare di tutte le funzioni strategiche della Confederazione: dalla comunicazione al Centro Studi, dai servizi tecnici e legislativi alle relazioni con il sistema associativo.

Da parte mia c’è tutta la fiducia e la buona volontà per mettere in piedi una NUOVA CIDEC. Una Cidec che guarda al futuro. A tutti chiedo impegno e dedizione. Io ce la metterò tutta. Sono certo che insieme potremo fare grandi cose. Rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci al lavoro.
Grazie!

Paolo Esposito
Presidente C.I.D.E.C.

Presidente C.I.D.E.C.