Nuovamente in piazza per dire no alla direttiva Bolkestein

In Primo Piano — By on 2017/03/15 14:35

Stop ai bandi e fuori gli ambulanti dalla direttiva. Sono le richieste dei commercianti “No Bolkestein”, questa mattina in piazza della Repubblica  a Roma per l’ennesima protesta. Centinaia di operatori si sono radunati per chiedere di fermare l’applicazione della direttiva europea che impone la messa a bando delle postazioni commerciali su area pubblica , dopo la proroga ottenuta dal Governo fino a dicembre 2018.

Tra i furgoni parcheggiati di fronte alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, i manifestanti hanno allestito un camion scoperto, esposto striscioni, distribuito bandiere bianche con la scritta nera ‘No Bolkestein!’. Il tutto sotto l’occhio di diversi blindati della Polizia, che hanno controllato l’area. Da Torino a Firenze, passando per la Sardegna e il Sud Italia, gli ambulanti arrivano da tutto il Paese: particolarmente nutrita la ‘delegazione’ pugliese, che ha raggiunto la piazza arrivando in corteo direttamente dalla stazione Termini.

“Il nostro obiettivo è uscire da una direttiva che mette a repentaglio la nostra attività: ci vendono alle grosse distribuzioni e ai bandi le attività che ci siamo comprati, dicono che sono concessioni ma noi tra licenze e atti siamo sempre dal notaio, proprio come tutte le attività” ha spiegato all’agenzia Dire il presidente del Goia-Gruppo organizzato indipendente ambulanti, Giancarlo Nardozzi.

“Abbiamo già avuto tavoli aperti con il ministero, ora facciamo una battaglia su due linee: la prima su chi dovrebbe rappresentarci e non li vogliamo più perchè ormai sono a braccetto con le istituzioni, abbiamo anche l’Antitrust che contesta l’intesa voluta dai sindacati e che ci ha dato ragione perchè non ci tutelava; la seconda riguarda la proroga fino al 2018 che è stata fatta per dare tempo a chi non ci rappresenta più. Abbiamo accettato questi 2 anni di proroga molto blandi in cui chi vuole va avanti e chi non vuole no”. Le richieste degli ambulanti sono chiare: “Chiediamo che questa proroga venga confermata a livello nazionale e poi vogliamo uscire dalla direttiva perchè gli ambulanti non ci dovevano proprio entrare: siamo stati gli unici in tutta Europa”. 

 

 

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